domenica 25 gennaio 2015

Sulla lotta alla Fiat di Termini Imerese - Intervento al Coordinamento Nazionale Slai Cobas per il s.c.


COORDINAMENTO NAZIONALE SLAI COBAS SC - INTERVENTI: POLICLINICO PALERMO; L'AQUILA SULLA
REPRESSIONE; SULLA SCUOLA INSEGNANTI E PERSONALE ATA; IL LAVORO VERSO LE
FABBRICHE A PALERMO

PALERMO - rappresentante del lavoro alle fabbriche

La Fiat e la Fincantieri sono le due realtà di Palermo più importanti, sono unite dallo stesso destino, oltre la chiusura, l'attacco ai diritti, e unite anche dal fascismo padronale.

Gli operai della Fiat hanno subito in pieno l'arroganza di Marchionne (ha chiuso la Fiat perchè la produzione delle auto costava di più).

L'amministratore della Fincantieri fa esattamente la stessa cosa, imponendo con arroganza nelle nuove contrattazioni nazionali le stesse cose che Marchionne ha imposto alla Fiat.

A Termini Imerese hanno fatto un accordo con un nuovo padrone di componenti auto. Il piano si presenta bene a parole. I primi 200 operai dovrebbero entrare il 2016, poi nel 2017 altri 400, poi 800 nel 2018. Ma è un piano non realistico, esagerato se è solo per la componentistica auto nell'attuale stato dell'auto. Un piano così non c'è mai stato. Ma poi dovrebbe produrre auto ibride/elettriche. L'azienda è Blutec è una costola della Fiat.
Potrebbe sembrare un trucco di Marchionne, di avere una produzione con i soldi dello Stato (gli operai finiscono il terzo anno di cig e poi vi sono altri tre anni di cig). Potrebbe essere una manovra, la Fiat potrebbe farlo per eliminare la concorrenza in casa. Gli operai sono dubbiosi. Ora sono in
attesa, perchè in questi giorni si deve perfezionare tutta la situazione. Ma già i padroni hanno tolto il simbolo Fiat alla fabbrica e gli operai ci sono rimasti male.

Teniamo presente che con la nuova legge di stabilità, gli operai che rientrano nello stabilimento risulterebbero nuovi assunti, a meno che nel contratto non scrivi che questi già lavoravano.

Noi stiamo seguendo la situazione e proporremo un'assemblea ai lavoratori per vedere con loro cosa significa tutto questo. La voglia di organizzarsi gli è scattata l'anno scorso con 40gg di tenda, voluta fortemente da loro, ma si sono resi conto che non è facile mettere insieme dai lavoratori (vi è stata anche una divisione tra operai di Palermo e di Termine Imerese).

Alla Fincantieri in questo momento gli operai lavorano due mesi alla volta, hanno 4 periodi di lavoro fino a novembre 2015, dopo due mesi rientrano in cig. Così per l'azienda è più facile tenere a bada gli operai.

Hanno deciso che a Palermo le navi non si costruiscono più, ma si fa solo manutenzione. Stanno vendendo poche azioni ai privati, lo Stato se li è dovuti ricomprare. I sindacati si lamentano perchè i padroni li trattano a pesci in faccia.

Gli operai dovrebbero subire la rinuncia al pagamento dei Par per un periodo di tre anni, l'estensione della flessibilità, la definizione di un nuovo premio legato all'utile di bilancio, diminuzione del numero di ore per gli Rsu, la disdetta formale di tutti gli accordi precedenti.

Con gli operai siamo in costante rapporto, il problema è il livello di organizzazione sindacale, che non sembra per ora vogliano cambiare.
Nella cintura di PA esistono altre aziende che però negli anni si sono ridotte di dimensione: una è l'Italtel da 800 a 300 operai, in cui a turno sono tutti in cig, l'altra è la Keller adesso ha chiuso definitivamente, con operai in cig per circa 20 anni, con un utilizzo scientifico degli
ammortizzatori sociali.

domenica 4 gennaio 2015

Tolta la scritta Fiat a Termini Imerese! Dal primo gennaio la Metec ha preso possesso dello stabilimento. Ma quanto garantiscono le newco con l'entrata in vigore della nuova legge sui licenziamenti...?

I dirigenti della Metec attraverso la newco Blutec hanno già preso
 possesso degli uffici di direzione dello stabilimento adesso
ex Fiat di Termini Imerese. Si sono insediati e hanno fatto
togliere i cartelli con la scritta Fiat. Quanta fretta! I dubbi
sulla rapidissima operazione li abbiamo già espressi prima;
innanzi tutto la Fiat si toglie di torno il problema della gestione
 diretta di questi operai, con il pagamento del Tfr e di un di più
per quelli che vogliono andarsene prima. Poi la Fiat scongiura il
problema della possibile concorrenza “in casa” di un altro
produttore di auto (la Fiat/Chrysler è attualmente l'unico produttore in Italia)
dato che la Metec (gruppo Stola) produce componentistica per la
Fiat/Chrysler, cui è legata di fatto a doppio filo, e ha un progetto di 
auto elettriche ed ibride per un futuro lontano.
La Metec con un investimento di pochi milioni si assicura
 i fondi regionali e statali (circa 300 milioni) per la produzione
 di componenti auto che non deve più trasportare dal Brasile
o dalla Francia fino in Italia.


Per gli operai il problema che si pone oggi ancora di più
è quello della garanzia del passaggio previsto dalla
cessione di ramo d'azienda. Bisognerà leggere bene
 ciò che c'è scritto nell'accordo perché con la creazione
di una nuova azienda (newco) gli operai potrebbero essere
sottoposti alla nuova legge che abolisce l'art. 18 e
prevede il licenziamento per motivi economici e disciplinari.
E in questo senso l'operazione sarebbe stata ben
studiata per dare ancora soltanto qualche anno di ammortizzatori
sociali e poi mandare tutti a casa!


E tutto questo è più che plausibile se si pensa
ai dati della produzione automobilistica a livello mondiale
 ed europeo, ma soprattutto italiano. Gli esperti parlano di futuro
piuttosto difficile, dicono che quelli del settore auto in Italia
 chiedono incentivi al governo, che le macchine che si
vendono sono soprattutto alle società di noleggio e che
in Europa di fatto gli stabilimenti producono a regime
ridotto (la chiamano sovracapacità produttiva) dato che
non c'è chi compra! E in particolare
per quanto riguarda proprio la componentistica dicono
che questo settore non può resistere se non c'è
una adeguata produzione locale di auto!

giovedì 1 gennaio 2015

Buon anno dallo slai cobas per il sindacato di classe

Buon anno di lotta e unità per il sindacalismo di classe e di massa
Buon anno nella lotta per rovesciare il governo Renzi e ogni governo dei padroni
Buon anno per fare avanzare l'alternativa del potere nelle mani dei lavoratori

Slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
slaicobasta@gmail.com