Blutec, altro incontro al
ministero
I sindacati: “Accelerare gli
accordi”
Nuovo vertice ieri al ministero
dello Sviluppo Economico per discutere sul piano di avanzamento del piano Blutec
nell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Blutec ha presentato
l’aggiornamento del progetto industriale: ad oggi sono rientrati dalla cassa
integrazione 123 lavoratori.
Altri 47 rientreranno entro
settembre e altri 80 entro dicembre 2017, con i progetti Doblò e Poste
italiane. Altri 100 rientreranno entro aprile 2018 e gli ultimi 350 entro
dicembre 2018 con alla fase B. “è importante dare una accelerazione con la
concretizzazione degli accordi con Fiat per il Doblò e con Poste italiane per
il motore elettrico a tre ruote, progetti che si dovrebbero concretizzare entro
metà giugno, anche perché il 24 settembre scade il primo biennio di cigs e il
Ministero del Lavoro dovrà concedere il secondo biennio”.
Questo il commento di Ludovico
Guercio segretario Fim Cisl e Giovanni Scavuzzo Rsu Fim Cisl in Blutec. Anche
il Mise e la Regione siciliana hanno chiesto a Blutec una verifica che si farà
il 31 giugno a Palermo. Il prossimo incontro si terrà al Mise il 28 giugno alle
11. “Bisogna fare presto per giungere alla saturazione di tutto il bacino dei
lavoratori Blutec – commenta Mimmo Milazzo reggente cisl Palermo Trapani – ma
pensare anche all’indotto in attesa ancora di risposte. Il territorio di Termini
deve ripartire dopo anni di crisi nel dopo Fiat, si concretizzino presto i
progetti presentati dall’azienda e si pensi al rilancio del territorio”.
Per il segretario della Uilm, Vincenzo
Comella, “siamo in una fase di attesa, il piano industriale presentato convince
ma stenta a concretizzarsi mentre i lavoratori continuano a soffrire così come
il territorio”.
Il tavolo al ministero dello
Sviluppo Economico è stato convocato per il prossimo 28 giugno. Intanto sono in
programma nuovi incontro tecnici in Sicilia. Per Roberto Mastrosimone, segretario
Fiom Sicilia “le criticità permangono: criticità sulla tempistica di
realizzazione del piano industriale e sul mancato trasferimento al fondo
Cometa”.
Giornale di Sicilia
31 maggio 2017