lunedì 26 luglio 2021

Operai ex Fiat Termini Imerese, ancora tra cassa integrazione e promesse di rilancio: è il turno dello scooter elettrico…

È il turno dello scooter elettrico “E-taly” che se tutto andasse bene dovrebbe iniziare la produzione nel 2023 e darebbe lavoro a… 20 lavoratori.

A settembre, dopo 11 anni, scade l’ennesimo periodo di cassa integrazione per i circa 600 operai della ex Fiat di Termini Imerese e dell’ex Blutec…e del famoso e tanto sbandierato “piano di rilancio” non c’è ancora niente, mentre qualche idea che alla fin fine potrebbe essere praticabile come la produzione di veicoli elettrici non è una vera soluzione per quanto riguarda l’occupazione, nelle forme in cui viene proposta.

Al Ministero dello Sviluppo Economico, sempre chiamato in causa, hanno le idee confuse, molto confuse, e, come si vede in ogni “vertenza” pendono dalle labbra dei padroni delle fabbriche dai quali sperano in qualche illuminazione, mentre quelli si inventano di tutto per strappare quanti più incentivi pubblici possibili (e per i progetti più rischiosi mandano avanti le “start up).

L’altro lato del problema sono sempre gli operai, ormai pieni di decenni di esperienza, che devono decidere di prendere nelle proprie mani lo “sviluppo” di una lotta seria.

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Per Termini Imerese si candida l’e-scooter

Si chiama E-taly ed è uno scooter anzi un e-scooter autosanificante. Ma uno scooter molto particolare perché figlio del designer di Italdesign e dunque della grande tradizione di Giugiaro. E poi perché pensato con un know-how tecnologico all’avanguardia. Intanto, è un progetto candidato concretamente a recuperare e rilanciare almeno una parte dell’ampia

zona industriale di Termini Imerese in provincia di Palermo su cui ancora si discute di rilancio e si è in attesa di conoscere il destino dell’area che fu di Fiat e in ultimo di Blutec.

Proprio in uno degli stabilimenti dell’area ex Fiat, nell’impianto che fu di Magneti Marelli, la Raybotics, start up nata dall’intuizione di Fabio Greco e Enzo Catenacci, vuole insediare la produzione di questo scooter. Che diventerebbe, in qualche modo, nei pensieri del Distretto della meccatronica guidato da Antonello Mine, il simbolo della rinascita di un’area e di un territorio. L’iniziativa, che è stata candidata con la partecipazione all’ultimo avviso per l’affidamento degli impianti pubblicato dai commissari Blutec, si inserisce nell’ambito dell’ecosistema bridge legato al recupero dell’archeologia industriale. “Un bridge nord-sud che parte dall’ex Olivetti di Ivrea fino ad arrivare all’area in cui era presente l’ex Fiat di Termini Imerese – spiegano dall’azienda -. La produzione più automatizzata al mondo per uno scooter quotidianamente “unico” grazie alle innumerevoli personalizzazioni che l’utente finale potrà apportare sostituendo semplicemente delle parti di scocca del veicolo, auto sanificante per uno sharing sicuro, totalmente riciclabile e ricaricabile attraverso un innovativo sistema scooter to scooter, rete domestica o semplicemente attraverso swapping system dotati di scatola nera ed in grado di inviare richiesta di aiuto in caso di incidente”. Il concept dell’e-scooter dovrebbe essere pronto entro settembre per arrivare poi entro febbraio dell’anno prossimo alla definizione del prototipo la cui validazione (e test drive) dovrebbe essere completata entro settembre del 2022 con successiva presentazione al pubblico tra ottobre e novembre. In concreto la produzione dovrebbe essere avviata nel 2023: previsto un investimento complessivo di cinque milioni e l’assunzione in prima battuta di una ventina di persone. “Un progetto – spiega Minea – che fa il paio con l’avvio dell’incubatore e l’insediamento nell’area industriale di Termini Imerese di aziende innovative, tra cui la stessa Raybotics. Di fatto comincia a delinearsi la vocazione innovativa di quest’area che può trovare nei nuovi prodotti una base di rilancio concreta tanto da dare al territorio alcune risposte che aspetta da anni”.

Il Sole 24 Ore 23 luglio ’21

mercoledì 14 luglio 2021

Gli operai ex Fiat di Termini Imerese di nuovo in protesta davanti la sede della Regione

 PALERMO, I LAVORATORI DELLA BLUTEC TORNANO IN PIAZZA: SIT IN DI PROTESTA ALLA REGIONE

La decennale cassa integrazione prorogata fino a settembre non può tenere tranquilli gli operai ex Fiat di Termini Imerese che oggi ridiscendono in piazza con un sit in davanti la presidenza della Regione Sicilia “governata” da Musumeci.

“…chiedono un incontro con il ministero dello sviluppo economico” dice il Giornale di Sicilia di oggi perché non si sa ancora niente delle proposte che sarebbero arrivate come risposta al bando per la re-industrializzazione dell’area, né si conosce il numero degli operai che potrebbero essere impiegati, se davvero questo progetto piuttosto fumoso dovesse partire.

Mentre altri operai, 54 ex Bienne Sud, ex indotto Fiat, hanno già protestato ieri a Termini Imerese per il rinnovo della mobilità in deroga che doveva passare con un emendamento che non è invece passato, gli operai in sit in oggi purtroppo ancora “sperano” che la “Regione faccia la sua parte” perché “ci sono da collocare 600 lavoratori della ex Fiat più 400 dell’indotto: 1000 famiglie che da 10 anni attendono risposte”.

“Ora il panorama quindi appare critico, perché a settembre scadrà l’ammortizzatore sociale – continua il quotidiano -: “È un dramma nel dramma, perché scadendo a fine settembre la cassa integrazione rischiamo il licenziamento. Rischiare il licenziamento a una certa età diventa complicato”, dice un ex operaio.

Così facendo “diventa complicato” tutto! Gli operai non possono continuare a “sperare” nelle istituzioni o nelle eterne promesse di politici interessati: ci vuole per forza un salto di qualità nel tipo di lotta…