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Piano auto elettrica a Termini L'interesse arriva dall'Asia
06 marzo 2014
PALERMO
Un investimento da 900 milioni per fare di Termini Imerese
un polo per la produzione di auto elettriche in quello che è stato lo
stabilimento di produzione Fiat ormai chiuso da oltre due anni. La proposta,
ancora allo stato embrionale, è l'ultima in ordine di tempo ed è stata resa
pubblica ieri con una lettera di intenti consegnata da Stefania Amato,
emissario delle società Career Counseling e Protrade, all'assessore regionale
alle Attività produttive e al presidente della commissione regionale Attività produttive
Bruno Marziano nel corso di un incontro avvenuto negli uffici della presidenza
della commissione a Palazzo dei Normanni.
È il terzo colloquio tra rappresentanti del governo della
Regione e i consulenti delle due società, specializzate in impiantistica e
risorse umane, che hanno avviato un'operazione di scouting.
In questa fase la Career counseling e la Protrade hanno
programmato di studiare il sito in cui si trova l'ex stabilimento Fiat e
conoscere il contesto in cui deve avvenire l'investimento: investitori coreani
e giapponesi sarebbero in particolare interessati ad approfondire le
opportunità di investimento previste dall'Accordo di programma quadro per la
reindustrializzazione del polo industriale di Termini Imerese. «Posso dire che
al momento ci sono due aziende disponibili a investire, una di queste è un
produttore asiatico di auto – ha detto la consulente delle due società –. Il
nome lo faremo quando si entrerà nel dettaglio dopo aver preso visione degli
impianti». E negli ambienti politici siciliani cominciano a circolare già i
primi nomi: Mitsubishi e Nissan. «Ci stiamo mettendo a disposizione – dice
l'assessore Vancheri –: informerò il sottosegretario De Vincenti di questa
lettera d'intenti. È ovvio che qualunque proposta debba essere valutata nel
tavolo aperto al ministero dello Sviluppo».
Il tavolo istituzionale era già stato convocato per il 17
febbraio e poi rinviato a causa della crisi di governo: all'ordine del giorno
vi era la discussione sul futuro degli ex operai Fiat in Cig fino a giugno.
Dalla Regione è partita una lettera indirizzata al ministero per lo Sviluppo
economico in cui si chiede che venga riconvocato. Intanto domani al ministero
per lo Sviluppo economico si incontreranno i rappresentanti della Regione
siciliana, di Invitalia e del Mise: all'ordine del giorno l'Accordo di
programma per la reindustrializzazione del sito di Termini Imerese.
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