Per gli operai ex Fiat di Termini Imerese è diventata una
storia infinita. Tutti quelli che non sono stati assunti dalla Blutec, e cioè
quasi tutti!, devono rincorrere la cassa integrazione che è scaduta a maggio e
manca ancora la firma per arrivare alla fine dell’anno. Dall’altro lato è ancora
in alto mare il rilancio della nuova produzione Blutec, il cui progetto doveva
essere discusso in un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico in questi
giorni.
Siamo ancora fermi a 20 operai già pagati da Blutec, più
altri 36. Questi ultimi sono pagati ancora con i soldi della formazione
regionale e imparano ad usare il computer per la progettazione di pezzi, e di
questi 16 sono stati mandati a “formarsi” alla Sevel di Atessa.
Purtroppo ad allungare all’infinito i tempi contribuisce il
fatto che la vertenza è nelle mani dei sindacati confederali che non muovono
letteralmente un dito… se ne sono accorti tutti i nostri lavoratori che il 5 luglio
erano in piazza a protestare e chiedevano chi fossero quei lavoratori (attorno
al loro capo, segretario regionale della Fiom-Cgil) che stavano tranquilli sotto
gli alberi al fresco ad aspettare l’incontro con Crocetta! Il quale continua a
dare “garanzie”…
***
Rilancio a Termini Imerese
Crocetta a Roma per la Blutec
“Il presidente Crocetta ci ha dato garanzie che già domani
(oggi, ndr) alla Presidenza del Consiglio dei ministri porterà la nostra
richiesta al Mise di convocare in tempi brevi il tavolo necessario alla
presentazione della fase B del progetto per Termini, i tempi sono stretti se
salta anche il mese di luglio, il futuro sarà meno certo”. Ad affermarlo al
termine dell’incontro che si è svolto a Palazzo d’Orléans fra i sindacati Fim
Fiom e Uilm e Crocetta sulla vertenza Blutec, sono Ludovico Guercio, segretario
Fim Cisl Palermo Trapani, e Giovanni Scavuzzo della Fim Cisl Blutec. Anticipato
il sit-in che era stato fissato in piazza Indipendenza per stamattina.
“Sull’indotto – dicono i sindacalisti – il presidente ci ha assicurato che
presenterà richiesta al Ministero del Lavoro di una deroga all’accordo sulle aree
industriali in crisi, per destinare a questi 150 operai non più solo il 5% dei
9 milioni di euro a disposizione della Regione e che risulta insufficiente, ma
il 30 per cento”. “L’assessorato al Lavoro ha riferito che parte dei 22 milioni
di euro che la Regione ha destinato al piano di Termini sono già giunti
all’azienda per l’acquisto dei primi macchinari per l’avvio della produzione di
auto elettriche”. Oggi a Termini gli ispettori del Ministero del Lavoro per verificare
le condizioni necessario per la proroga della cassa integrazione scaduta a
maggio.
Gds 6/7/2016
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