In un suo comunicato la Fiom riporta l’incontro con l’azienda
che si è tenuto a Roma il 23 febbraio scorso e dice che è positivo. Il lato
positivo lo vede naturalmente la Fiom che grazie al giochetto del rilancio
costante del piano produttivo, insieme al governo ha una scusa per continuare
ad erogare gli ammortizzatori sociali in tutte le salse.
“L'azienda” dice la Fiom “ha comunicato che il piano prevede
il rientro al lavoro per complessivi 350 lavoratori entro il 2017 per i quali,
nello specifico, la calendarizzazione prevede quanto segue.
“1) 90 lavoratori sono già presenti nello stabilimento per
la costruzione dei contenitori delle batterie e altri sono addetti alla ricerca
e progettazione;
“2) 30 rientreranno ad aprile per occuparsi della
prototipazione;
“3) 130 rientreranno ad agosto e si occuperanno, oltre ad
altre attività, della trasformazione di Doblò e scooter con motori endotermici
in motori elettrici;
“4) 100 saranno rioccupati nel mese di dicembre nell'area
lighting.”
Ma quanto sono str… questi della Fiom. Se riusciamo ancora a
fare i conti non si tratta di 350, ma di 260 perché 90 “sono già presenti nello
stabilimento”! e questi 90 continuano a fare corsi di addestramento.
Ammesso che sia vero, ma noi dubitiamo, che gli altri “30
rientreranno in aprile” di cosa si occuperanno? Di fare corsi di addestramento!
Gli altri 230, nonostante le belle parole non si capisce bene cosa dovrebbero
fare e a che livello!
Visto questo magnifico piano, azienda e sindacati si
rivedranno il 7 marzo, per avere uno strumento in più… per giustificare la
cassa integrazione, e cioè la dichiarazione dell’area “di crisi complessa”.
Con la stessa ferrea certezza la Fiom ci ricorda che “ad
aprile, l'azienda presenterà la fase 2 del piano che prevede il ritorno al
lavoro di altri 350 lavoratrici e lavoratori.”
E alla fine della giornata, che sarà stata pesantissima, i
rappresentanti della Fiom si congratulano, si dicono soddisfatti, anche se
fanno i duri con l’azienda ricordando che ci sono ancora 20 milioni da spendere
(non ricordano però chi glieli ha dati!) e alla fine si ricordano anche che però
ci sarebbero ancora da sistemare gli operai dell’indotto…
Il tutto firmato: Roberto Mastrosimone, segretario generale
Fiom Sicilia, e Michele De Palma, responsabile nazionale Fiom settore
automotive… alé, anche questa è andata!
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