Ricapitoliamo ancora una volta:
questo accordo dovrebbe confermare le decisioni già prese in passato, e cioè:
22 milioni di investimento
pubblico
47 operai rientrano entro
settembre 2017
80 operai rientrano entro
dicembre 2017
100 operai rientrano entro aprile
2018
Più i 123 che sono già “rientrati”
fanno in tutto 350 tondi tondi, ne mancherebbero all’appello altri 350 più
quelli dell’indotto… possiamo chiamarlo un “accordo” questo? O si tratta
soltanto della firma, quando gliela fanno mettere, sotto un pezzo di carta
presentato dai padroni?
Lo stiamo dicendo fino alla noia:
questa trattativa serve a mandare a casa in maniera lenta e “indolore” (non
indolore per gli operai dell’indotto), gli operai ex Fiat con i soldi pubblici!
Marchionne, sta utilizzando di
fatto questa azienda come copertura per sfruttare manodopera operaia
praticamente gratis!!! E adesso addirittura apertamente come FCA! Con il
vecchio “ricatto occupazionale”, come piace dire ai sindacati confederali, il
padrone può decidere tempi e modi di utilizzo degli operai. E i
“rappresentanti” sindacali, Fiom, Fim, Uilm, si dicono soddisfatti!!! continuando
a sguazzare in questa situazione, perché comunque loro hanno i distacchi, i
permessi sindacali, fanno carriera sindacale e politica… questo è il loro modo
di essere!
Gli operai ex Fiat fino a questo
momento si sono “salvati”, perché sono comunque un bel numero e rappresentano
quindi qualche problema di “ordine pubblico” per politici e polizia, ma
soprattutto si cerca di tenerli buoni sempre perché portano voti alle elezioni
di ogni tipo!
Ma non è mai troppo tardi perché
gli operai decidano di guidare da sé, autorganizzandosi, questa vertenza e
darle la dignità che le spetta!
***
Vertice a Roma. Presentato il
programma per potenziare la produzione nello stabilimento. Soddisfatti i
sindacati. Il sindaco Giunta. “Resteranno 700 dipendenti”
Termini, Blutec conferma l’assunzione
degli operai ex Fiat
Si è tenuto ieri, presso il
ministero dello Sviluppo economico, presieduto dalla viceministra Bellanova,
l’incontro con la direzione aziendale della Blutec per la verifica dello stato
di avanzamento del piano di reindustrializzazione e rioccupazione dei
lavoratori di Termini Imerese. L’azienda del gruppo Metec/Stola ha presentato
il cronoprogramma aggiornato per la definitiva realizzazione della prima fase
del piano di reindustrializzazione e occupazione. Prima fase che vede un
investimento pari a 22 milioni e un piano occupazione che vedrà rientrare entro
settembre, accanto ai 123 impiegati ad oggi, altri 47 lavoratori per la
realizzazione di una commessa per la produzione di motoveicoli a tre ruote,
altri 80 entro dicembre 2017 per la partenza del progetto e allestimento del
Doblò con motore elettrico e ulteriori 100, entro aprile 2018, per la
realizzazione della linea di produzione “Lighting” e “Chemical”. Domani, sarà
definitivamente confermata la partenza del progetto “Doblò elettrico”, in collaborazione
con Fca, come emerso dalle verifiche effettuate dalla viceministra Bellanova.
L’azienda ha confermato di aver
formalizzato le procedure verso il ministero del Lavoro per garantire una
copertura salariale attraverso gli ammortizzatori sociali fino al 2019.
“Torniamo a Termini Imerese – ha
detto il sindaco Francesco Giunta – con cauto ottimismo soprattutto per le
dichiarazioni del sotto segretario Bellanova che ha comunicato di avere avuto
rassicurazioni direttamente dai vertici di FCA per la conversione in vettura
elettrica del Doblò. Inoltre è stato confermato che i 700 dipendenti resteranno
sempre tali, anche se alcuni di loro nel corso degli anni andranno in pensione,
si potrà così dare la possibilità agli operai dell’indotto di essere assorbiti
da Blutec. Il gruppo Metec/Stola, inoltre, ha assicurato che la tempistica sarà
rispettata”. Il sindaco ha, inoltre, chiesto che questi ritardi e rinvii non si
verifichino più perché per il rinnovo della cassa integrazione è strettamente
legato al progetto di rilancio e all’avanzamento dello stesso. “La Blutec –
dice Giunta – ci ha anche rassicurato che ci sono aperte pure altre trattative
con aziende automobilistiche di fama internazionale. Nei prossimi giorni
seguiranno nuovi incontri in Sicilia tra l’amministrazione comunale, i
sindacati e la Blutec per monitorare la situazione cercare insieme tutte le
soluzioni possibili atte alla salvaguardia dei livelli occupazionali”.
“Le conferme degli impegni
assunti – spiega Giovanni Scavuzzo rappresentante Fim Cisl in Blutec – sono un
fatto positivo, come quelle che dovremmo avere in settimana sulla trasformazione
a Termini Imerese dei 7 mila Doblò l’anno da motore termico a elettrico e
ibrido dal 2018, il rientro dalla cassa a settembre di 47 operai e di altri 80
entro dicembre. Per l’anno prossimo invece dovrebbe partire il piano B con le
altre vetture da trasformare e i 440 rientri finali. La cig dovrebbe essere
confermata fino al 24 settembre del 2019, un altro biennio, dunque, almeno
secondo quanto garantito dal Ministero del Lavoro. Non giunge però nessun altro
segnale di ulteriori ipotesi industriali oltre Blutec che diano possibilità
anche all’indotto, lo chiediamo da tempo, si pensi anche a questi lavoratori e
ad un rilancio industriale complessivo del territorio”. “Il progetto di Termini
Imerese è ad un passaggio cruciale – lo riferisce Gianluca Ficco, segretario nazionale
della Uilm. Blutec ci ha innanzitutto informati di ciò che è stato fatto nelle
ultime settimane, ossia del tentativo di contattare in Cina alcuni player della
mobilità elettrica e dell’arrivo dei primi macchinari a Termini Imerese.
Speriamo che le tempistiche illustrateci stavolta siano davvero rispettate, giacché
siamo quasi fuori tempo massimo, specie se si considera che il Jobs Act ha
posto nuovi e stringenti limiti all’’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
“La Fiom valuta positivamente la
definitiva conferma della realizzazione del Doblò elettrico – dicono Roberto
Mastrosimone, segretario generale Fiom Sicilia e Michele De Palma - seppur con
consistente ritardo, l’implementazione dei macchinari istallati e in via di installazione
all’interno dello stabilimento. Restano tutte da confermare le restanti
iniziative industriali per la completa occupazione dei lavoratori di Termini Imerese.
La Fiom, insieme alle altre organizzazioni sindacali, invierà una lettera al
ministero del Lavoro per un confronto sull’utilizzo degli ammortizzatori
sociali e per verificare le condizioni di pensionamento per i lavoratori usurati.”
Giornale di Sicilia
20 luglio ’17
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