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dal Giornale di Sicilia 8 gennaio ’19
Accordo al ministero
Blutec, rinnovata per tutto l’anno
la cassa integrazione
I sindacati: “Ma l’obiettivo deve
essere quello di far ripartire la produzione”
Termini Imerese
È stato raggiunto presso il
ministero del Lavoro l’accordo per il rinnovo per tutto il 2019 della cassa
integrazione straordinaria per i lavoratori Blutec di Termini Imerese. Lo annunciano
con una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom-Cgil e
Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom Sicilia.
“È chiaro – affermano i sindacati
– che l’obiettivo in questo anno deve essere quello di far ripartire la produzione
e di far tornare tutti i lavoratori all’interno dello stabilimento. Inoltre, ci
aspettiamo una risposta occupazionale anche per i 300 lavoratori dell’indotto. Mentre
per i 33 lavoratori della Ssa e per i 18 della Manital, a cui è scaduta la
Naspi il 31 dicembre 2018, chiediamo che si provveda al rinnovo degli
ammortizzatori sociali, così come si era impegnato il ministro Luigi Di Maio”.
“È fondamentale – concludono De
Palma e Mastrosimone – che il governo svolta un ruolo attivo per la risoluzione
della vertenza Blutec di Termini Imerese. Auspichiamo che sia convocato al più
presto un tavolo presso il ministero dello sviluppo economico per la
reindustrializzazione e per la rioccupazione di tutti i lavoratori”.
Intanto continua l’inchiesta giudiziaria
sulle operazioni finanziarie condotte da Blutec, la società che, quattro anni
fa, aveva rilevato dalla Fiat lo stabilimento di Termini Imerese con un piano
di rilancio mai partito del tutto e con gli operai in attesa di rientrare in
fabbrica. Nei mesi scorsi, su disposizione
della Procura guidata da Ambrogio Cartosio, che ha aperto un fascicolo, militari
del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza avevano
effettato un blitz all’interno dello stabilimento, sequestrando documenti e acquisendo
i contenuti degli hard disk di alcuni computer. Gli investigatori stanno ricostruendo
il movimento di denaro della società che per fare ripartire la produzione aveva
ottenuto un finanziamento di 21 milioni di euro da Invitalia, l’agenzia per l’attrazione
degli investimenti e lo sviluppo d’impresa partecipata al 100 per cento dal
ministero dell’economia. Fondi che, per Invitalia, Blutec avrebbe utilizzato non
rispettando l’accordo di programma. Tant’è che lo scorso aprile la Spa del Mise
ha inviato all’azienda una contestazione sulla rendicontazione: alcune spese
non sono state ritenute ammissibili perché fuori dal contesto progettuale e
altre sarebbero risultate non documentate.
Da quando, due anni fa, l’azienda
ha riaperto lo stabilimento soltanto un centinaio di operai è rientrato in
fabbrica, sui 700 ex Fiat. Intanto le aziende dell’indotto hanno chiuso, i dipendenti
licenziati e senza sussidio. Erano due i progetti ipotizzati da Blutec per l’area
industriale: uno da 95 milioni di euro riguardava la produzione di componentistica
per auto; l’altro da 190 mln di euro la produzione di auto ibride.
Giornale di Sicilia
8 gennaio ’19
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