Ieri, gli operai dell’indotto della ex Fiat di Termini Imerese, attualmente Blutec in amministrazione giudiziaria, sono tornati a manifestare in mattinata davanti ai cancelli della fabbrica, in sostanza contro i tempi lunghi delle decisioni che dovrebbe prendere il ministro dello Sviluppo economico, l’ingannapopolo Di Maio sul destino dello stabilimento e i rapporti con la ex Fiat ora FCA!
Decisioni, promesse, che sono state fatte anche in vista delle elezioni e che invece ancora non arrivano...
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La rabbia delle tute blu
Termini, ex Fiat in catene:
“Ridateci il nostro lavoro”
Il nuovo sit-in davanti ai cancelli della Blutec
Per molti dei 300 lavoratori la cassa integrazione non è stata rinnovata
Incatenati per protesta. Disperazione e scoramento: sono gli stati d’animo degli operai ex Fiat e del suo indotto che ieri hanno protestato davanti ai candeli della Blutec, a Termini Imerese per chiedere il rilancio della fabbrica automobilistica, abbandonata da FCA, nella quale fino a qualche anno fa si assemblava la Lancia Ypsilon. Cinque operai delle aziende dell’indotto, Lear Corporation e bienne Sud, si sono incatenati. Con loro oltre 300 lavoratori tra ex tute blu, indotto e servizi.
“Chiediamo che si riaprano per tutti i cancelli della fabbrica – ha affermato Michele Morreale, incatenato con Michele Russo, Giovanni Schillaci, Francesco Serraino e Libertino Rizzo, tutti sposati e con figli da mantenere-. Vogliamo tornare a lavorare così come chiediamo al governo nazionale di inserire anche le problematiche legate all’indotto nei prossimi tavoli in programma al Mise. Inoltre, per circa 300 operai ci sono le problematiche legate alla Cig, per molti non è stata nemmeno rinnovata, per altri la pratica è stata avviata ma è bloccata”...
(dal GdS 7-5-2019)
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