Termini imerese al nuovo corso, parte l’incubatore delle
start up
La firma è prevista oggi ed è un primo passo avanti. Gli
altri arriveranno. Almeno questi sono i programmi del distretto della
Meccatronica siciliana che conta su quasi 150 aziende aderenti ed è guidato da
Antonello Mineo: è il Distretto che l’anno scorso aveva avanzato la candidatura
per produrre dispositivi anti Covid nell’area industriale di Termini Imerese e
che ora si insedia in partnership con altre imprese in quell’area industriale
nell’incubatore costruito da Invitalia grazie una concessione quinquennale.
Una struttura, quella dell’incubatore di Termini Imerese,
completata nel 2015, costata 3,1 milioni e fin qui rimasta inutilizzata: può
contare su una superficie coperta 3.260 metri quadrati, con 12 laboratori,
uffici amministrativi e di rappresentanza, spazi comuni ed aule formative e può
ospitare fino a 26 start up. Di fatto oggi, con la presentazione che avverrà
nel pomeriggio a Palazzo d’Orleans sede della presidenza della Regione
siciliana, si mette la prima pietra per la creazione di un polo
dell’innovazione all’interno dell’area industriale del palermitano anche grazie
al coinvolgimento di una trentina di aziende tra start up e imprese consolidate
provenienti da diverse regioni italiane. All’evento prenderanno parte il
presidente della Regione Nello Musumeci, i componenti della giunta regionale,
il responsabile per Invitalia dell’incubatore Gabriele Visco oltre ovviamente
ai rappresentanti delle imprese.
Veicolo della gestione e lo sviluppo dell’incubatore è il
Polo Meccatronica Valley, una rete di imprese costituita da 31 aziende, di cui
12 start up tra cui anche cinque aziende provenienti da Lombardia, Toscana, e
Trentino Alto Adige. L’idea è anche quella di utilizzare i fondi in arrivo con
i Pnrr per l ‘avvio di nuove imprese ma anche per progetti di sviluppo di
imprese esistenti, formazione, ricerca: “L’attuazione delle linee
programmatiche del Pnrr avrà importanti ricadute occupazionali a favore dei
giovani grazie allo sviluppo di nuovi settori, nuove figure professionali e
nuove opportunità di lavoro – dice Mineo, ora anche presidente del Polo
Meccatronica Valley-. Servono grande progettualità e grandi investimenti per
indirizzare le filiere strategiche che devono essere reingegnerizzate e
riassemblate per una attuazione efficace e competitiva del Pnrr. Bisogna
inoltre ridurre i divari territoriali e liberare il potenziale inespresso di
sviluppo del Mezzogiorno”.
Intanto si parte e i progetti in campo puntano tra le altre
cose su smart mobility, Smart grid, energie rinnovabili. Tra i progetti lo
sviluppo e industrializzazione dello scooter elettrico a carica rapida E-Taly:
si tratta di uno scooter elettrico progettato da Raybotics, una startup “che
utilizza la robotica per sconfiggere i virus” si legge sul loro sito e propone
una tecnologia che igienizza le superfici senza la chimica. Non è escluso che
lo scooter possa essere prodotto in futuro a Termini Imerese. Il Polo
Meccatronica Valley di Termini Imerese ha avviato una collaborazione molto
simbolica perché lega la Fiat di Termini all’Olivetti di Ivrea con l’Human
digital hub Ico Valley di Ivrea ideato e presieduto dall’imprenditrice e
senatrice di Forza Italia Virginia Tiraboschi “per la condivisione delle reti
di relazioni e realizzazione di progetti congiunti nei settori digitale,
tecnologie emergenti, robotica, laboratori per test”. Tra le collaborazioni
avviate anche quella con Gi Group, agenzia per il lavoro tra i leader nel
settore. “Finalmente – dice Alessandro Albanese, presidente di Confindustria
Sicilia - dopo 15 anni, si sta sbloccando una vicenda che ha avuto
dell’incredibile. Adesso, grazie all’impegno del governo regionale e alla
caparbietà del distretto della Meccatronica, si sta rilanciando un’area con una
grande vocazione industriale”.
Il Sole 24 Ore 23 giugno ’21
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