Fiat, altri sei mesi di cassa in deroga, gli
operai possono "respirare" per un altro periodo ma sempre di una
soluzione/tampone si tratta
LA FABBRICA DEVE ESSERE RIAPERTA!
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Articolo del Giornale di Sicilia di oggi
La vertenza. Scongiurato il licenziamento per mille lavoratori. Ieri protesta davanti Palazzo d'Orleans, "impacchettato" anche lo stabilimento di Termini Imerese
LA FABBRICA DEVE ESSERE RIAPERTA!
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Articolo del Giornale di Sicilia di oggi
La vertenza. Scongiurato il licenziamento per mille lavoratori. Ieri protesta davanti Palazzo d'Orleans, "impacchettato" anche lo stabilimento di Termini Imerese
Fiat, altri 6 mesi di cassa integrazione in deroga
Vertice al ministero dello Sviluppo economico: approvata la
proroga degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre
Sospiro di sollievo per gli oltre mille operai della Fiat e
del suo indotto, a cui è stata concessa la proroga per altri sei mesi della
cassa integrazione in deroga, fino al dicembre di quest'anno. È quanto è emerso
dopo il vertice romano di ieri al ministero dello Sviluppo Economico, tra i
rappresentanti del governo, della Regione siciliana, della Fiat e dei
lavoratori, per discutere sulla vertenza delle tute blu siciliane che da oggi
avrebbero potuto ricevere le lettere di licenziamento, in caso di mancato
rinnovo degli ammortizzatori sociali. Mentre a Roma si discuteva del futuro del
sito siciliano gli operai della Fiat e dell'indotto hanno
"impacchettato" a Termini Imerese i cancelli della fabbrica siciliana
del Lingotto e affisso un cartello con scritto "Anche tu ci hai spezzato
ili cuore…", parafrasando la campagna pubblicitaria del gruppo, realizzata
nei giorni scorsi nel parcheggio dei dipendenti di Mirafiori. In protesta, davanti
alla sede storica del Comune di Termini Imerese, anche i trenta interinali
delle aziende dell'indotto Fiat, a cui è scaduta la mobilità lo scorso dicembre
e, al momento non hanno ottenuto alcuna tutela. A Palermo, davanti palazzo d'Orleans
hanno manifestato gli operai dello Slai Cobas, che non del tutto soddisfatti
chiedono un nuovo incontro con l'assessore regionale Linda Vancheri.
"E' un primo passo ma il provvedimento per noi va
migliorato sul fronte della certezza della continuità dei pagamenti, cioè la
garanzia per i lavoratori di percepire l'assegno sin dal mese di luglio, mentre
per quanto riguarda la reindustrializzazione, sono state presentate due nuove
ditte che hanno chiesto il finanziamento dei progetti da parte dell'esecutivo
nazionale", ha commentato Giovanni Scavuzzo Battaglia, segretario
provinciale Fim Cisl, che parla di aziende che operano una nel settore della
costruzione di un'auto ibrida (benzina elettrica) con una ricaduta
occupazionale di circa 550 addetti e una in quello della costruzione di
batterie di ultima generazione, con una ricaduta occupazionale di circa 100
addetti. Resta confermato anche il progetto di Mossi e Ghisolfi. "Per il
futuro di Termini bisogna fare presto – conclude Mimmo Milazzo, segretario Cisl
Palermo Trapani -, è ora che si accelerino le scelte sulla
reindustrializzazione e che si avviino le opere infrastrutturali previste dall'accordo
di programma quadro". Per il segretario della Fiom di Palermo, Roberto
Mastrosimone, "è positiva la cassa per tutti fino al 31 dicembre 2014, ma
le due soluzioni industriali sono insufficienti e non conosciamo i dettagli
tecnici, pertanto è indispensabile una soluzione industriale che comprenda
tutti i lavoratori della Fiat e dell'indotto compresi la Lear Corporation e la
Clerprem, il tutto in tempi brevi". Non è mancato il commento del sindaco
di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, che ha detto: "Un passo in
avanti. Al vertice romano è stato ribadito che gli ammortizzatori sociali
servono a garantire i processi di reindustrializzazione annunciati nel corso
dell'incontro dal vice- ministro De Vincenti. Ci sono due iniziative relative a
produzioni in ambito automotive, componentistica qualificata. Si prevede che
possono essere avviate le attività lavorative entro dicembre 2014. Da subito
lavoreremo alla stesura del nuovo accordo di programma che potrà essere
sottoscritto in tempi brevi".
Giornale di Sicilia
15 aprile ’14
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