Lo stabilimento. L'azienda spiega che non sarà la Kbo
brasiliana a versare i soldi. Il procuratore: "Un equivoco, sarà il Banco
di rio de Janeiro"
Fiat di Termini, il finanziatore si defila
Grifa: "Ma i soldi del progetto ci sono"
A effettuare l'aumento del capitale sarà il Banco di Rio de Janeiro.
Kbo Capital non è n fondo ma una società di gestione dei fondi, quindi non può
compier l'operazione.
Il principale finanziatore ipotizzato negli ultimi mesi si
sfila dall'investimento di Grifa per lo stabilimento ExFiat di Termini Imerese,
ma l'azienda garantisce che non verranno meno i soldi per il progetto. La Kbo
Capital, società di gestione fondi brasiliana smentisce di "avere
sottoscritto un aumento di capitale per rilevare una quota di Grifa Spa."
Il progetto per la realizzazione di vetture elettriche e ibride nell'ex
stabilimento Fiat prevede l'utilizzo di 350 milioni, 250 sono finanziamenti
pubblici, il resto verrà versato nella società da un fondo brasiliano che
rileverebbe il 75 per cento delle quote e incrementerebbe il capitale che
passerebbe dai 25 milioni attuali a 100 milioni. "Kbo Capital non ha mai
rappresentato alcun interesse o volontà di investire in Grifa Spa a qualsiasi
titolo – si legge in una nota -. Inoltre, Kbo Capital precisa di non aver
conferito alcun incarico per la realizzazione di investimenti nel territorio
italiano in relazione a questo progetto né ad altri". Ma Grifa garantisce
che "l'operazione d'investimento, se infine effettivamente deliberata,
verrà eseguita direttamente da un fondo ancora non dichiarato, per motivi di
ovvia riservatezza, partecipato ed amministrato dal Banco di Rio de Janeiro".
Insomma, se a finanziare l'aumento di capitale non sarà Kbo, dovrebbe comunque
essere, secondo l'azienda, un fondo sempre collegato alla banca brasiliana,
come conferma in una nota il suo procuratore legale, Marcello Gianferotti.
"E' solo un equivoco – ha dichiarato-. A effettuare l'aumento del capitale
sarà il Banco di Rio de Janeiro mediante un fondo di investimento partecipato e
amministrato dalla banca.- Kbo non è un fondo ma una società di gestione dei
fondi, quindi non può compire l'operazione".
Intanto, si è svolto un sit in ieri mattina davanti alla
sede storica del Comune di Termini Imerese per chiedere il rinnovo degli
ammortizzatori sociali in deroga e garanzie sul futuro occupazione. È la nuova
protesta dei lavoratori dell'indotto Fiat e dei servizi che, al momento, sono
esclusi dal piano della Grifa. "Il piano che è stato presentato al
ministero dello Sviluppo Economico di fatto esclude parte dei lavoratori
dell'indotto e dei servizi – ha affermato Michele Russo, "sindaco" degli
operai e dipendente della Bienne Sud, azienda che si occupava della
verniciatura dei paraurti della Lancia Ypsilon -. I patti non erano questi,
nessun operaio doveva essere escluso dal piano di rilancio". Di tutto
questo si discuterà oggi, alle ore 11, a palazzo d'Orleans, quando i
rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm e dei lavoratori dell'indotto e
dei servizi incontreranno il presidente della Regione, Rosari Crocetta per ottenere
chiarimenti sulle prospettive occupazionali e, in attesa si soluzioni
industriali valide, la possibilità di accedere alla cassa integrazione in
deroga per un altro anno.
Giornale di Sicilia
16 ottobre 2014
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