L'accordo firmato la notte di Natale presso il Ministero dello Sviluppo economicotra Fca, Metec e le delegazioni di Fim, Fiom, Uilm e Ugl è stato fatto in fretta e furia per evitare appunto che il 31 dicembre scattasse definitivamente il licenziamento dei 760 operai Fiat, come ricorda il ministro Guidi (e riapre la partita per gli oltre 200 dell'indotto) a causa dell'esaurimento degli ammortizzatori sociali, compresa la cassa in deroga che viene di fatto abolita dal 1° gennaio. Firmato anche per evitare che per la rabbia operaia le feste potessero andare di traverso a politici e sindacalisti!
E passiamo adesso al «piano industriale» come è stato illustrato dal Sole24Ore del 24 dicembre che nel titolo prova ad essere molto ottimista questa volta forse perché conosce bene gli attori in gioco, dice infatti : «A Termini Imerese... Scatta l'era dell'auto ibrida». Vediamo di che si tratta:
1. La nuova azienda «madre» del padrone Roberto Ginatta si chiama Metec che ha creato una nuova azienda «figlia», che all'inglese chiamano newco, che si chiama Blutec con un capitale di 25 milioni (quanto ne metteva la Grifa!) che subentra alla Fiat con la procedura del trasferimento di ramo d'azienda ex art. 47 della Legge 428/90.
2. La cifra complessiva dell'investimento è di circa 300 milioni quasi tutti della Regione Siciliana e dello Stato tramite il Ministero dello Sviluppo Economico. Quindi anche qui come per altre aziende stiamo assistendo ad una nazionalizzazione a tempo! Risanare e far ripartire con soldi pubblici per far fare profitti ai privati!
3. La Blutec da un lato dovrebbe cominciare a produrre componentistica auto, con un investimento di 96, milioni; dall'altro produzione di auto ibride su due segmenti, Ab da 1.300 di cilindrata e Cd da 1.800, destinati a uscire dalla fabbrica rispettivamente nel primo e nel secondo semestre del 2018.
Le prime 200 persone dovrebbero diventare operative nel 2016, nel 2017 si salirà a 400, per arrivare a regime a 800 entro fine 2018!!! Ciascuna delle due attività saturerà 800 dipendenti. In prima fila ci sono i 766 ex addetti di Fiat e Magneti Marelli.
4. La Fiat darà il Tfr e, pur di liberarsi di questi operai, ha messo sul piatto anche una mobilità volontaria per 130 unità, con un incentivo di 40mila euro. «L'intento è quello di liberare posizioni, così da attingere per le nuove assunzioni dal bacino di quello che era l'indotto Fiat. Ma i sindacati dicono che gli operai interessati non sarebbero più di 50!»
A parte la questione dei soldi (che in genere è quella sostanziale) e dei tempi lunghi i dubbi su questa operazione e su questo «piano industriale» restano tutti anche se ammettessimo la buona fede: questa azienda è legata a doppio filo agli Agnelli e alla Fiat (ora Chrysler) nel mondo; produce componentistica per auto nei suoi stabilimenti di Italia, Polonia e Brasile... di fatto attaccati a quelli della Fiat; da quanto si sa non ha mai prodotto auto ibride! Settore dal quale nella sostanza è fuori la Fiat/Chrysler. Quindi potrebbe essere un trucco alla Marchionne, il fascista padronale, per provare da un lato a vendicarsi del mancato accordo con Cuffaro da 300 milioni di euro prima della decisione della chiusura e dall'altro di cominciare a sperimentare la produzione di questo settore proprio con quei soldi pubblici!
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