La protesta. In piazza i senza
cig
Operai di Termini in mezzo al
guado in attesa di Blutec
Dalla fine di marzo sono senza
reddito. E ieri, esasperati, sono scesi in piazza
Sono circa 700 operai dell’ex
Fiat di Termini Imerese che dal 31 marzo, giorno in cui è scaduta la cassa
integrazione, non ricevono più l’assegno mensile.
I rappresentanti sindacali (Fiom,
Uilm e Fim), che hanno promosso la protesta andata in scena ieri mattina
davanti alla Prefettura di Palermo, accusano il ministero del Lavoro. Il rinnovo
della Cig straordinaria è ritenuto necessario dai sindacalisti in un momento di
rilancio dello stabilimento termitano ad opera della Blutec che sta attuando il
piano previsto dal contratto di sviluppo, di riconversione e riqualificazione
del Polo industriale dal valore di 95 milioni (i primi 23 milioni arriveranno
nei prossimi giorni): previsto l’utilizzo entro il 2016 di 250 lavoratori e il
riassorbimento totale di tutti entro il 2018. “L’atteggiamento del ministero –
dice Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil – è veramente incomprensibile.
Soprattutto perché intanto la fabbrica ha riaperto i battenti”.
In questo momento sono 43 gli
operai al lavoro e da lunedì ne saranno assunti altri 20: “L’azienda sta
rispettando la tempistica – spiegano Ludovico Guercio e Giovanni Scavuzzo della
FimCisl -, ha avviato a lavoro i primi cinquanta dipendenti per il settore
della progettazione, il 6 giugno faranno ingresso altri venti per lo stesso
settore e a luglio inizierà a partire anche l’allestimento. Il ministero, intanto,
non firma il decreto sulla Cig e gli operai sono senza reddito già dal mese di aprile”.
I sindacati hanno chiesto un incontro
al prefetto, mentre le segreterie nazionali dei sindacati dei metalmeccanici
(Fim, Fiom, Uilm) hanno ottenuto un incontro con il ministero per il prossimo 9
giugno. “...faccia presto, dato che al momento sembrano rispettati tutti gli
impegni assunti dal ministero per lo Sviluppo economico, dalla Regione e da
Blutec. Si proceda con il rinnovo dell’ammortizzatore sociale per consentire al
piano di rilancio per Termini Imerese di proseguire con serenità – dicono ii
sindacati -. Anche per l’indotto attendiamo risposte, bisogna innanzitutto dare
garanzie di un futuro occupazione. La Regione deve impegnarsi per portare
nell’area industriale nuovi progetti che possano dar speranza e garantire loro
anche gli ammortizzatori”.
Il Sole 2 Ore
4 giugno 2016
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