Riportiamo per adesso l'articolo pubblicato ieri dal Giornale di Sicilia e rinviamo ad un prossimo intervento un commento anche sulla posizione dei grillini, e aggiungiamo che è necessaria una assemblea degli operai per decidere seriamente come continuare la lotta.
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Termini Imerese. Per i
grillini è decaduto l’accordo sul piano Metec-Blutec. Il sindacato: no, va
invece applicato
Segna il passo il
rilancio dell'ex Fiat
M5S e Fiom all’attacco
ma in dissenso
Il piano Metec-Blutec
per il rilancio dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese è in stand-by e
il Movimento 5 Stelle torna a puntare il dito sulla questione che mette a
rischio oltre mille posti di lavoro. Il tavolo tecnico al ministero dello
Sviluppo economico, annunciato per lo scorso 17 giugno, è stato annullato e non
è ancora stata comunicata la nuova convocazione.
“Ho denunciato fin
dall’inizio le menzogne che venivano dette per nascondere l’inadeguatezza di
soluzioni del governo nazionale e del ministero dello Sviluppo economico – dice
il deputato M5S alla Camera, Riccardo Nuti -. Ho segnalato alla guardia di
finanza tutte le ombre ed i raggiri che la politica voleva realizzare sulle
spalle dei lavoratori. L’ultima riunione che si è svolta al ministero è stata
rinviata, con il solo scopo di erogare la cassa integrazione, piuttosto che
avviare un serio progetto industriale”. “L’accordo è già nullo – aggiunge il
deputato regionale Giorgio Ciaccio -. L’articolo 7 dell’atto prevedeva l’istituzione
di un gruppo di coordinamento e controllo per sovraintendere alla verifica
dell’attuazione dello stesso, ma non è stato costituto né può essere
verniciato. Inoltre l’accordo presenta serie criticità sulla relativa copertura
economica. Le norme prevedono che questa cassa integrazione debba essere
verificata ogni 6 mesi per proseguire in base agli sviluppi del progetto
industriale non è quindi pensabile continuare ad elargire soldi in violazione
di norme, si aiutino i cittadini in difficoltà con il reddito di cittadinanza,
una norma già pronta, in discussione in Senato, con coperture certificate e
confermate”. Anche il consigliere di Termini Imerese Manuela Sinatra non usa
giri di parole: “Abbiamo detto più volte al sindaco ed a tutti i sindacati di
smetterla di illudere i lavoratori e di battersi per il bene del nostro
territorio ed i nostri concittadini”.
Non si fa attendere la
replica del segretario della Fiom-Cgil Sicilia, Roberto Mastrosimone. “Non
siamo d’accordo con i 5 Stelle sul blocco della cassa integrazione dal primo
luglio – dice -, perché la conseguenza sarebbe drammatica: tutti i lavorati
verrebbero licenziati in attesa del reddito di cittadinanza. Vogliamo
ricordare, inoltre, che la cassa straordinaria viene pagata con contributi dei
lavorati e delle imprese, quindi non a carico della collettività. Pertanto
sarebbe più corretto dire la verità: l’unico interesse è la riconversione
industriale e questa potrà avvenire con il licenziamento dei lavoratori e la modifica
dello stanziamento dei 350 milioni. È ovvio che ciò i lavoratori non lo
permetteranno perché quei soldi sono stati stanziati grazie alle lotte degli
operai”. Della questione si discuterà nel corso del direttivo della Fiom, in
programma per il giorno 7 alle 17. “E’ chiaro che ministero e regione devono
dare risposte concrete rispetto all’accordo del 23 dicembre 2014 – conclude
Mastrosimone -. Le preoccupazioni sul futuro dei lavorati ci sono tutte, per
questo il direttivo dovrà prendere delle decisioni su come proseguire la
vertenza”.
Il Giornale di Sicilia
5/7/2015
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