domenica 4 gennaio 2015

Tolta la scritta Fiat a Termini Imerese! Dal primo gennaio la Metec ha preso possesso dello stabilimento. Ma quanto garantiscono le newco con l'entrata in vigore della nuova legge sui licenziamenti...?

I dirigenti della Metec attraverso la newco Blutec hanno già preso
 possesso degli uffici di direzione dello stabilimento adesso
ex Fiat di Termini Imerese. Si sono insediati e hanno fatto
togliere i cartelli con la scritta Fiat. Quanta fretta! I dubbi
sulla rapidissima operazione li abbiamo già espressi prima;
innanzi tutto la Fiat si toglie di torno il problema della gestione
 diretta di questi operai, con il pagamento del Tfr e di un di più
per quelli che vogliono andarsene prima. Poi la Fiat scongiura il
problema della possibile concorrenza “in casa” di un altro
produttore di auto (la Fiat/Chrysler è attualmente l'unico produttore in Italia)
dato che la Metec (gruppo Stola) produce componentistica per la
Fiat/Chrysler, cui è legata di fatto a doppio filo, e ha un progetto di 
auto elettriche ed ibride per un futuro lontano.
La Metec con un investimento di pochi milioni si assicura
 i fondi regionali e statali (circa 300 milioni) per la produzione
 di componenti auto che non deve più trasportare dal Brasile
o dalla Francia fino in Italia.


Per gli operai il problema che si pone oggi ancora di più
è quello della garanzia del passaggio previsto dalla
cessione di ramo d'azienda. Bisognerà leggere bene
 ciò che c'è scritto nell'accordo perché con la creazione
di una nuova azienda (newco) gli operai potrebbero essere
sottoposti alla nuova legge che abolisce l'art. 18 e
prevede il licenziamento per motivi economici e disciplinari.
E in questo senso l'operazione sarebbe stata ben
studiata per dare ancora soltanto qualche anno di ammortizzatori
sociali e poi mandare tutti a casa!


E tutto questo è più che plausibile se si pensa
ai dati della produzione automobilistica a livello mondiale
 ed europeo, ma soprattutto italiano. Gli esperti parlano di futuro
piuttosto difficile, dicono che quelli del settore auto in Italia
 chiedono incentivi al governo, che le macchine che si
vendono sono soprattutto alle società di noleggio e che
in Europa di fatto gli stabilimenti producono a regime
ridotto (la chiamano sovracapacità produttiva) dato che
non c'è chi compra! E in particolare
per quanto riguarda proprio la componentistica dicono
che questo settore non può resistere se non c'è
una adeguata produzione locale di auto!

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