venerdì 22 marzo 2019

martedì 19 marzo 2019

OPERAI BLUTEC IN PROTESTA DAVANTI LA REGIONE

Ieri mattina gli operai della ex Fiat di Termini Imerese, per ora Blutec, hanno manifestato davanti la sede della Regione Siciliana per protestare contro l’azienda i cui vertici sono stati arrestati per aver incassato 16 milioni di fondi pubblici e non aver dato corso alla reindustrializzazione della fabbrica.

I circa 200 operai hanno chiesto e atteso per qualche tempo l’incontro con il presidente della Regione, che non li ha ricevuti. Per questo, in protesta, gli operai hanno più volte rallentato il traffico, creando qualche attimo di tensione, davanti alla Presidenza della Regione siciliana. Dopo un po’ i rappresentanti sindacali, che denunciano “l’inaccettabile silenzio della Regione”, sono stati ricevuti dal capo di gabinetto. Riunione che di fatto non è servita a risolvere i problemi come si poteva ben prevedere visto che le istituzioni, dalla Regione al Ministero dello Sviluppo Economico, cui si rivolgono i rappresentanti dei confederali sono specialisti nel rimpallarsi le responsabilità.

Gli operai infine si sono dati appuntamento alla manifestazione che si terrà giovedì 21 mattina a Termini Imerese cui parteciperanno i sindaci del comprensorio.

giovedì 14 marzo 2019

Inchiesta Blutec: Ieri gli operai in protesta hanno forzato i cancelli della fabbrica, domani sciopero provinciale e il 21 marzo corteo a Termini Imerese

Inchiesta Blutec "Acquisti sulla carta per sottrarre fondi" 


blutec, ex Fiat, termini imerese, Palermo, Economia
È stata un'assemblea gremita, quella che si è svolta nel pomeriggio
in piazza Duomo, nella sede istituzionale del Comune
di Termini Imerese. C'erano i  sindaci del comprensorio
 madonita, i sindacati e gli operai. L'inchiesta su Blutec 
ha stravolto un'intera comunità. Si pensa al futuro dei 700
 lavoratori dello stabilimento, tra i 570 cassa integrati e i
130 che erano stati riassorbiti dalla società ora finita nella bufera.
L'assemblea ha deciso una grande manifestazione
 il 22 marzo a Termini Imerese per chiedere certezze
sul futuro della fabbrica e degli operai. Intanto,
 i sindaci tornano a sollecitare il governo nazionale
 per un impegno concreto, chiedendo al ministro Di Maio di
 anticipare l'incontro al Mise fissato per il 9 aprile. GDS

martedì 12 marzo 2019

BLUTEC, EX FIAT TERMINI IMERESE: ARRESTATI I DIRIGENTI, SEQUESTRATA L'AZIENDA

Termini Imerese, arrestati i vertici della Blutec. Sequestrata l’azienda, “Distratti i fondi per l’ex Fiat”
Arresti domiciliari per il presidente del Cda e l’amministratore delegato. “Malversazione ai danni dello Stato”: la Finanza blocca i 16,5 milioni, l'ammontare del finanziamento che sarebbe stato distratto
 12 marzo 2019
Fino a qualche giorno fa, assicuravano di avere un progetto serio di rilancio per l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Questa mattina, i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo hanno notificato al presidente del consiglio di amministrazione e all’amministratore delegato della Blutec spa un provvedimento di arresti domiciliari. E l’intera società con sede in provincia di Torino, a Rivoli, è stata sequestrata. Roberto Ginatta e Cosimo Di Cursi sono accusati di malversazione ai danni dello Stato. Nei loro confronti è scattato anche un provvedimento di interdizione, per 12 mesi non potranno esercitare "imprese e uffici direttivi", così recita il provvedimento del gip di Termini Stefania Galli. Di Cursi è in questo momento all'estero, sta rientrando in Italia.

I due manager avrebbero distratto 16 dei 21 milioni di euro di contributi statali che dovevano rappresentare una grande occasione di sviluppo per 700 lavoratori. Questa l’accusa emersa dalle indagini della Guardia di finanza di Palermo, coordinate dalla procura di Termini Imerese guidata da Ambrogio Cartosio. Ed è scattato pure un sequestro cosiddetto per equivalente, da 16,5 milioni, la cifra che sembra essere svanita nel nulla. Il progetto di riconversione per il polo di Termini doveva essere concluso entro il dicembre 2016, poi prorogato al giugno 2018. Nel gennaio dell'anno scorso, era scattata la revoca del finanziamento da parte di Invitalia (l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa), l'azienda aveva presentato una nota in cui si attestavano spese già effettuate per 16,5 milioni di euro. Una dichiarazione falsa, secondo la ricostruzione degli investigatori guidati dal colonnello Cosmo Virgilio. i soldi sarebbero stati utilizzati dalla società per tutt’altri investimenti. E, adesso, il gip ha nominato un amministratore giudiziario per la Blutec, si tratta del commercialista palermitano Giuseppe Glorioso.
 
Questa mattina, dunque, la svolta a sorpresa nella vertenza Blutec, mentre da settimane i lavoratori continuano le manifestazioni di protesta: 570 sono in cassa integrazione, mentre 130 sono in azienda, impegnati in progetti di formazione. Qualche giorno fa, i delegati della società avevano annunciato l’interessamento di un gruppo cinese, ma dei finanziamenti ricevuti nessuna notizia.

A fine febbraio, a Termini Imerese, era arrivato anche il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, per annunciare la proroga degli ammortizzatori sociali scaduti a dicembre, e soprattutto per lanciare un appello all’azienda: “Gli impegni presi vanno rispettati”. Ma è arrivato prima il provvedimento della magistratura.
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/03/12/news/termini_imerese_arrestati_i_vertici_della_blutec_sequestrata_l_azienda_spariti_i_fondi_per_l_ex_fiat_-221300370/

lunedì 11 marzo 2019

NEL NUOVO GIORNALE PER GLI OPERAI ARTICOLI SU BLUTEC E FCA

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mercoledì 6 marzo 2019

Ancora niente di fatto alla riunione al Ministero del Lavoro del 5 marzo - ancora niente cassa integrazione… e rispuntano i cinesi!

L’asciutto comunicato del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico (che riportiamo in fondo) è il segno della mancata presentazione di un piano industriale serio da parte di Blutec come promesso negli incontri precedenti. Piano di rilancio che serve a legittimare la continuazione della cassa integrazione che, se verrà approvato il cosiddetto Decretone, quello che contiene i cavalli di battaglia dei due partiti al governo, il cosiddetto Reddito di Cittadinanza e Quota 100, scadrà a giugno.
Questi soli sei mesi di cassa erano stati giustificati da Di Maio, nell’ultimo incontro di febbraio con i “rappresentanti” degli operai a Termini Imerese, dicendo che a quella scadenza il problema del rilancio dello stabilimento dovrà essere risolto.
Ma dalle premesse dell’incontro di ieri non si direbbe affatto!
A lamentarsi, oltre ai soliti sindacalisti, che ripetono esattamente sempre le stesse cose, è anche il sindaco di Termini, Giunta, presente all’incontro"A margine dell’incontro svoltosi, questo pomeriggio, presso il ministero dello Sviluppo economico, presieduto dal vicecapo di Gabinetto del ministro, Sorial, abbiamo assistito alla solita elencazione, a cura dell’ad di Blutec, di idee e progetti che purtroppo, ad oggi, non ci forniscono alcuna certezza".
E a detta di tutti quanti non è convincente nemmeno la prospettiva della prossima “visita” dei rappresentanti di un’azienda cinese.
"Sono stati rappresentati contatti con un’azienda cinese che, in settimana, invierà propri dirigenti in città al fine di visitare lo stabilimento e le sue strutture. Troppe incertezze, tenuto anche conto che a fine giugno gli ammortizzatori sociali concessi, straordinariamente, dal Governo, andranno a concludersi - aggiunge Giunta -. Devono essere chiariti i rapporti tra Invitalia e Blutec, soprattutto in merito al piano di rientro delle somme da restituire.”
Il prossimo incontro del “tavolo permanente” sulla vertenza è stato fissato per il 9 aprile. Ma a fronte di questi incontri di “permanente” rimane solo l’incertezza per il destino degli operai che saranno costretti prima o dopo a prendere la vertenza nelle proprie mani.

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Termini Imerese

Martedì, 05 Marzo 2019
Sorial: “L’azienda dovrà dimostrare concreti passi in avanti per la reindustrializzazione del sito e la salvaguardia dei lavoratori”