dal blog: proletaricomunisti.blogspot.it
Alla fine, dopo 11
anni di cassa integrazione e promesse infinite di “reindustrializzazione” e
“nuova occupazione”, politici e sindacalisti (Regione Siciliana e Cgil-Cis-Uil)
hanno trovato il modo di chiudere definitivamente la vertenza liberandosi degli
operai.
Nella legge
finanziaria approvata un paio di giorni fa, infatti, hanno inserito un articolo
che vale 30 milioni di euro, fondi dell’Unione Europea! che
“prevede un percorso di uscita per la maggioranza dei 584 lavoratori in cassa
integrazione dal 2011” (Gds 15/5)
Questa “mossa”
servirebbe, a detta del giornalista, “per rendere più agevole la cessione delle
aree dell’ex stabilimento.”
Così la racconta
l’assessore regionale, ringraziando “la sensibilità di tutte le forze
politiche”: “… il Parlamento siciliano ha varato una norma con cui di fatto
agevoliamo centinaia di lavoratori a sganciarsi dalla cassa integrazione
approdando alla pensione ottenendo così una rilevante riduzione dei
numeri dei lavoratori rimasti nel bacino ex Blutec – commenta Turano –
adesso abbiamo tutte le carte in regola per attrarre nuovi investimenti”.
Questa è una scusa
perché già lo stabilimento dalla ex Fiat alla Blutec fu regalato per 1 euro! la
verità è che il “problema” sono gli operai legati allo
stabilimento e dei quali ci si vuole liberare. E per quanto riguarda gli
“investimenti” siamo sempre al tentativo di fregarsi soldi pubblici.
Allo stabilimento
sarebbero interessati, infatti, ma come abbiamo sentito infinite volte in
questi anni, “tanti gruppi: per le agevolazioni prevista dalle Zes (e dalle
Superzes regionali), e per un mutato contesto geopolitico che mette la Sicilia
al centro di alcuni notevoli investimenti”.
Questa volta si parla
di investimenti “energetici”… e siamo di nuovo alla speculazione sui fondi
pubblici in maniera ancora più spregiudicata, perché non bastavano le Zone
Economiche Speciali che prevedono incentivi e riduzione di tasse per i padroni,
ma addirittura ora si sono inventati le SuperZes a regime fiscale ulteriormente
agevolato.
Nei prossimi giorni
viene annunciato un incontro al Mise per completare l’iter, e visto che
siamo in campagna elettorale “La Sicilia rilancia con i 90
milioni messi a disposizione per il rilancio dell’area.”
90 milioni che prima
erano 240, poi scesi a 180 ecc. ecc. mai visti realmente in funzione (anzi gli
unici che hanno “funzionato” sono i 16 milioni che si è fregato Ginatta l’ex
padrone della Blutec!) con il beneplacito dei sindacalisti che continuano a
blaterare di “rilancio dell’area industriale”, reindustrializzazione del sito e
della necessità di risorse che servono per “riqualificare il polo industriale”.
Sarebbe bene che nei
prossimi giorni anche i circa 1000 operai, tra ex Fiat e indotto, si
esprimessero su tutti i punti di queste decisioni, per non dover subire l’ennesima
fregatura, tenendo sempre presente che senza la pressione degli
operai in questi anni non saremmo nemmeno a questo “accordo”, mentre è chiaro
che senza l’aggancio agli operai tutta l’area di Termini Imerese perderà
ulteriormente di importanza come area industriale.
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