Ancora oggi un articolo che nella sostanza ripete il contenuto dei precedenti con l'aggiunta di alcuni nomi di dirigenti interessati. Il titolo del giornale però inganna...
***
Riconversioni. I dettagli per l'ex area Fiat dopo l'ok della Regione: nello scouting tre società italiane, ipotesi riassunzione per 1.200 addetti
Termini Imerese, c'è il progetto
Auto elettriche: l'investimento da 900 milioni può interessare Nissan e Mitsubishi
Nino Amadore
09 marzo 2014
Di sicuro, in questo momento c'è una lettera di sei pagine
inviata ai rappresentanti del governo siciliano. E un titolo: "Sicilia
naturalmente". Per il resto la storia del nuovo progetto per il rilancio
dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese sembra ancora tutta da scrivere.
Anche se, confermano da più parti, sono già stati individuati i protagonisti
principali: gli investitori industriali e finanziari. Sarebbe già scritto, nero
su bianco, il progetto di massima che dovrebbe riportare in due anni il sito
Fiat di Termini Imerese a produrre automobili sì, ma elettriche.
Le uniche vere certezze, in questo momento, riguardano le
società che si sono fatte avanti per quella che in gergo viene definita
attività di scouting. La prima è la Protrade di cui è amministratore il
torinese Manrico Fiore: società con sede a Massa Carrara, con due dipendenti e
ricavi al 31 dicembre 2012 per 1,780 milioni che ha tra le sue attività
principali l'attività commerciale (dal marmo alle macchine utelsili),
l'installazione di impianti elettrici, di riscaldamento e di energia in genere.
L'altra società è la Career Counseling srl con sede a Torino di cui è
amministratore Mario Piccoli la cui attività è quella di ricerca, selezione,
collocamento e supporto per il ricollocamento del personale: l'azienda, che ha
18 dipendenti, ha chiuso il 2012 con ricavi per 2,265 milioni. Altro partner è
la catanese Medi.Gest di cui sono soci Stefania Amato e Michele Vaccarello:
alla Medi.Gest è affidato il compito di curare i rapporti istituzionali e di
avviare la fase di start up del nuovo progetto. Corrono di bocca in bocca poi i
nomi del manager Fiat Diego Pistone (smentito dai proponenti) e dell'ex pilota
di Formula 1 Ivan Capelli.
I quattro (Fiore, Piccoli, Amato e Vaccarello) dopo aver
incontrato più volte il presidente della commissione Attività produttive
dell'Assemblea regionale Bruno Marziano (Pd), hanno elaborato e inviato
all'assessorato Attività produttive della Regione siciliana guidato da Linda
Vancheri il 3 marzo la proposta per l'elaborazione tecnica del progetto
"Sicilia Naturalmente" in cui chiedono alla Regione di poter
«effettuare un'analisi del sito Fiat di Termini Imerese e una valutazione degli
impianti esistenti, l'analisi della struttura organizzativa del sito e il
censimento delle informazioni sui lavoratori, la struttura logistica dell'area,
le infrastrutture, l'indotto, il livello di partecipazione della Regione, spazi
di finanziamento pubblico e co-finanziamento privato».
Entro un mese dalla risposta della Regione sono disponibili
a fornire i piani dettagliati dell'operazione. Per Marziano, «si tratta di una
proposta da prendere in considerazione. Se, dopo la fase di scouting, c'è un
progetto industriale serio allora questa rappresenta una buona opportunità per
Termini Imerese. La mia commissione può fare da stimolo ma deve essere il
governo regionale a valutare e pronunciarsi». Secondo i proponenti sarebbe
possibile riassumere 1.200 lavoratori ex Fiat in Cig fino a giugno.
Intanto emergono le linee guida su cui le nuove società
interessate al sito di Termini Imerese si muovono: si ipotizza un investimento
di 900 milioni, è stato confermato che l'interesse di grandi gruppi asiatici
(non smentiti i nomi di Mitsubishi e Nissan), che esiste un investitore
finanziario (di cui non è stato fatto il nome) ma si parla anche di un
collegamento con un centro di ricerca, di possibili partnership con StM per la
produzione degli applicativi per le auto elettriche e della ricerca di un
partner sul fronte energia. Nei giorni scorsi Linda Vancheri ha fatto sapere
che dovrà essere il Tavolo del Mise a occuparsi della vicenda. In ogni caso il
governo regionale sta valutando quella che in questa fase viene ritenuta una
proposta di studio anche per rispondere alle sollecitazioni arrivate dalla
commissione Attività produttive. In questo momento, sul piano operativo, c'è in
ballo il rinnovo dell'Accordo di programma per la reindustrializzazione del
sito di Termini Imerese che potrebbe arrivare entro aprile.
Nessun commento:
Posta un commento