martedì 15 aprile 2014

ALTRI SEI MESI DI CASSA IN DEROGA...

Fiat, altri sei mesi di cassa in deroga, gli operai possono "respirare" per un altro periodo ma sempre di una soluzione/tampone si tratta
LA FABBRICA DEVE ESSERE RIAPERTA!

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Articolo del Giornale di Sicilia di oggi

La vertenza. Scongiurato il licenziamento per mille lavoratori. Ieri protesta davanti Palazzo d'Orleans, "impacchettato" anche lo stabilimento di Termini Imerese

Fiat, altri 6 mesi di cassa integrazione in deroga

Vertice al ministero dello Sviluppo economico: approvata la proroga degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre

Sospiro di sollievo per gli oltre mille operai della Fiat e del suo indotto, a cui è stata concessa la proroga per altri sei mesi della cassa integrazione in deroga, fino al dicembre di quest'anno. È quanto è emerso dopo il vertice romano di ieri al ministero dello Sviluppo Economico, tra i rappresentanti del governo, della Regione siciliana, della Fiat e dei lavoratori, per discutere sulla vertenza delle tute blu siciliane che da oggi avrebbero potuto ricevere le lettere di licenziamento, in caso di mancato rinnovo degli ammortizzatori sociali. Mentre a Roma si discuteva del futuro del sito siciliano gli operai della Fiat e dell'indotto hanno "impacchettato" a Termini Imerese i cancelli della fabbrica siciliana del Lingotto e affisso un cartello con scritto "Anche tu ci hai spezzato ili cuore…", parafrasando la campagna pubblicitaria del gruppo, realizzata nei giorni scorsi nel parcheggio dei dipendenti di Mirafiori. In protesta, davanti alla sede storica del Comune di Termini Imerese, anche i trenta interinali delle aziende dell'indotto Fiat, a cui è scaduta la mobilità lo scorso dicembre e, al momento non hanno ottenuto alcuna tutela. A Palermo, davanti palazzo d'Orleans hanno manifestato gli operai dello Slai Cobas, che non del tutto soddisfatti chiedono un nuovo incontro con l'assessore regionale Linda Vancheri.
"E' un primo passo ma il provvedimento per noi va migliorato sul fronte della certezza della continuità dei pagamenti, cioè la garanzia per i lavoratori di percepire l'assegno sin dal mese di luglio, mentre per quanto riguarda la reindustrializzazione, sono state presentate due nuove ditte che hanno chiesto il finanziamento dei progetti da parte dell'esecutivo nazionale", ha commentato Giovanni Scavuzzo Battaglia, segretario provinciale Fim Cisl, che parla di aziende che operano una nel settore della costruzione di un'auto ibrida (benzina elettrica) con una ricaduta occupazionale di circa 550 addetti e una in quello della costruzione di batterie di ultima generazione, con una ricaduta occupazionale di circa 100 addetti. Resta confermato anche il progetto di Mossi e Ghisolfi. "Per il futuro di Termini bisogna fare presto – conclude Mimmo Milazzo, segretario Cisl Palermo Trapani -, è ora che si accelerino le scelte sulla reindustrializzazione e che si avviino le opere infrastrutturali previste dall'accordo di programma quadro". Per il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, "è positiva la cassa per tutti fino al 31 dicembre 2014, ma le due soluzioni industriali sono insufficienti e non conosciamo i dettagli tecnici, pertanto è indispensabile una soluzione industriale che comprenda tutti i lavoratori della Fiat e dell'indotto compresi la Lear Corporation e la Clerprem, il tutto in tempi brevi". Non è mancato il commento del sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, che ha detto: "Un passo in avanti. Al vertice romano è stato ribadito che gli ammortizzatori sociali servono a garantire i processi di reindustrializzazione annunciati nel corso dell'incontro dal vice- ministro De Vincenti. Ci sono due iniziative relative a produzioni in ambito automotive, componentistica qualificata. Si prevede che possono essere avviate le attività lavorative entro dicembre 2014. Da subito lavoreremo alla stesura del nuovo accordo di programma che potrà essere sottoscritto in tempi brevi".

Giornale di Sicilia
15 aprile ’14

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