mercoledì 9 aprile 2014

Riunione al ministero e iniziativa operai

dal giornale di sicilia
8 aprile 2014
Cassa integrazione Fiat, conto alla rovescia
Lunedì nuova riunione al ministero dello Sviluppo economico: il giorno dopo potrebbero partire le lettere di licenziamento

L'attesa convocazione al ministero dello Sviluppo economico è finalmente arrivata. L'appuntamento per tornare a discutere sulla vertenza della Fiat di Termini Imerese, che mette a rischio oltre mille posti di lavoro, è per il giorno 14. La notizia è stata resa nota dalla Fiom in un momento molto delicato per gli operai: la scadenza dei termini per la cassa integrazione è il 30 giugno, e dal 15 aprile, in  mancanza di piani industriali solidi, l'azienda potrebbe procedere con le procedure di licenziamento collettivo. I sindacati a Roma chiederanno quindi una proroga degli ammortizzatori sociali almeno fino a dicembre. "Da questo incontro – dice il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone – ci aspettiamo che si chiuda la partita sulla cassa integrazione e si cominci a discutere delle proposte industriali. Ormai non c'è tempo da perdere. Perciò vogliamo capire quali sono le prospettive per gli operai. Fino a quando non si concretizzeranno le iniziative annunciate la Fiat non può tirarsi indietro. E Marchionne non può dire che Termini Imerese non è più un problema suo né la politica può stare a guardare".
Al vertice romano, con rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo e del Lavoro, della Regione, del Comune di Termini, della Fiat e dei sindacati, si discuterà anche delle prospettive del sito industriale. Ad oggi, infatti, nessuna garanzia sul suo rilancio è emersa, anche se si parla di due aziende di scouting, la Protrade e la Career Counseling, che starebbero lavorando per trovare soluzioni. L'obbiettivo sarebbe la riapertura dello stabilimento con la produzione di auto elettriche di ultima generazione. Nel progetto, denominato "Sicilia Naturalmente", c'è la riassunzione di tutto il personale che era impiegato nella fabbrica automobilistica torinese e dei lavoratori dell'indotto.
Ma restano sul tavolo tre piani industriali: Biogen per la produzione di energia da oli vegetali, Mossi & Ghisolfi nel comparto dei biocarburanti e Landi che produce impianti a gas e Gpl. Con queste aziende poterebbero lavorare circa 500 addetti. I tempi però sono lunghi e la cassa integrazione è direttamente proporzionale ai piani di rilancio.
Intanto, gli operai interinali dell'indotto Fiat hanno promosso un sit-in nel giorno del tavolo romano, a partire dalle ore 15, davanti alla sede storica del Comune di Termini Imerese. Agli operai è stata concessa la mobilità in deroga fino al 31 dicembre del 2013 e da quest'anno non possono più usufruire di paracadute sociale. "Non abbiamo più speranza, siamo disperati – dice, anche a nome dei trenta colleghi, l'ex internale della Bienne Sud Salvatore Pirrone - . Tutti i lavoratori hanno figli, l'affitto da pagare e non sanno come arrivare a fine mese. Chiediamo le stesse tutele concesse agli operai Fiat e a quelli dell'indotto". Un altro sit-in di protesta, promosso dagli operai Slai Cobas, è in programma per il 14 aprile a Palermo, davanti la sede della Regione.

Il giornale di Sicilia
8/4/14

Nessun commento:

Posta un commento